Distretto di Polizia Wiki
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Un misterioso attentato a Germana Mori, moglie di Mauro Belli, porta i carabinieri a scontrarsi con il X Tuscolano che si adopera per scagionare Mauro dalle accuse di coinvolgimento nel tentato omicidio di Germana. L'indagine porterà alla scoperta di una rete di inquinamento con scorie tossiche. Mauro è sospettato di aver commesso il tentato omicidio contro Germana e l'omicidio dell'uomo che era con lei. L'uomo era l'unico che poteva svelare gli intrighi della mafia riguardo allo smaltimento di rifiuti tossici e Germana, da ottima giornalista quale è, ne aveva approfittato, ma non aveva detto niente al marito, cosicché Mauro ha iniziato a sospettare che la moglie lo tradisse. Da qui nacque, nella mente dei cattivi, l'idea di fare sospettare Mauro di essere l'autore di tutto quanto. C'è da ricordare che in questa quinta serie si ritorna in parte alla prima serie, nel senso che non c'è un vero e proprio colpevole, è la mafia in genere, nel senso che tutti i boss smaltiscono, tutti insieme, i rifiuti tossici, ma come nella prima serie, più che un colpevole c'è una spia all'interno del Distretto che si rivelerà essere, alla fine, sorprendentemente, il procuratore Marco Altieri, che, tra parentesi, per paura che la mafia lo uccida, recupera un dischetto con tutti i nomi dei mafiosi, lo chiude in una cassetta di sicurezza in banca, e viene poi arrestato per l'omicidio, a sangue freddo di un complice dei mafiosi, padre adottivo del capitano Rea, e che era anche stato l'organizzatore materiale dell'attentato a Germana e a Liverani. In ultima analisi c'è da ricordare che il capitano Rea viene sospettato di colpevolezza dagli agenti del Distretto ma tutto questo perché i veri colpevoli Rea li conosceva bene, ci aveva lavorato insieme, e Rea già sapeva che da qualche parte c'era una spia, che, per quanto lui ne sapesse in quel momento, poteva anche essere uno degli agenti del Distretto, e visto chi era la spia in realtà c'è da dire che non andò tanto lontano dalla verità.
 
Un misterioso attentato a Germana Mori, moglie di Mauro Belli, porta i carabinieri a scontrarsi con il X Tuscolano che si adopera per scagionare Mauro dalle accuse di coinvolgimento nel tentato omicidio di Germana. L'indagine porterà alla scoperta di una rete di inquinamento con scorie tossiche. Mauro è sospettato di aver commesso il tentato omicidio contro Germana e l'omicidio dell'uomo che era con lei. L'uomo era l'unico che poteva svelare gli intrighi della mafia riguardo allo smaltimento di rifiuti tossici e Germana, da ottima giornalista quale è, ne aveva approfittato, ma non aveva detto niente al marito, cosicché Mauro ha iniziato a sospettare che la moglie lo tradisse. Da qui nacque, nella mente dei cattivi, l'idea di fare sospettare Mauro di essere l'autore di tutto quanto. C'è da ricordare che in questa quinta serie si ritorna in parte alla prima serie, nel senso che non c'è un vero e proprio colpevole, è la mafia in genere, nel senso che tutti i boss smaltiscono, tutti insieme, i rifiuti tossici, ma come nella prima serie, più che un colpevole c'è una spia all'interno del Distretto che si rivelerà essere, alla fine, sorprendentemente, il procuratore Marco Altieri, che, tra parentesi, per paura che la mafia lo uccida, recupera un dischetto con tutti i nomi dei mafiosi, lo chiude in una cassetta di sicurezza in banca, e viene poi arrestato per l'omicidio, a sangue freddo di un complice dei mafiosi, padre adottivo del capitano Rea, e che era anche stato l'organizzatore materiale dell'attentato a Germana e a Liverani. In ultima analisi c'è da ricordare che il capitano Rea viene sospettato di colpevolezza dagli agenti del Distretto ma tutto questo perché i veri colpevoli Rea li conosceva bene, ci aveva lavorato insieme, e Rea già sapeva che da qualche parte c'era una spia, che, per quanto lui ne sapesse in quel momento, poteva anche essere uno degli agenti del Distretto, e visto chi era la spia in realtà c'è da dire che non andò tanto lontano dalla verità.
   
===Sesta stagione - ''Lotta contro la famiglia Carrano''===
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===<span style="color: #ff0000"><span style="font-size: large">Sesta stagione - ''Lotta contro la famiglia Carrano''</span></span>===
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La sesta stagione inizia con un cambiamento legato alla guida del distretto: Giulia Corsi si trasferisce a Trieste per seguire l'amato capitano dei Carabinieri Rea e il suo posto viene occupato da Roberto Ardenzi, che è anche al suo ultimo anno al distretto. Entrano nella squadra l'ispettore Irene Valli e l'ispettore Alessandro Berti (Enrico Silvestrin), passato dalla scientifica: tra loro nascerà una storia d'amore. Al centro delle indagini c'è Cesare Carrano (Massimo Venturiello), un potente uomo d'affari che 25 anni prima è stato visto da Ardenzi (allora solo un ragazzino) commettere un omicidio. La paura spinge il giovane Ardenzi a dire alla polizia di non avere visto niente. Dopo tutto questo tempo, Ardenzi ha la possibilità di incastrare Carrano, iniziando ad indagare sui loschi affari dell'imprenditore.
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Nel corso della storia, Mauro Belli, da sempre migliore amico di Roberto, viene colpito in una sparatoria con gli uomini di Carrano, impegnati a liberare il figlio del boss. Dopo il ricovero in ospedale, Mauro Belli viene dichiarato deceduto. Questa tragedia intensificherà il rapporto d'odio di Ardenzi nei confronti di Cesare Carrano, in quanto a colpire materialmente Belli è stato Gregorio Patriarca, il braccio destro di Carrano. Dopo avere assicurato Carrano alla giustizia il commissario decide di lasciare il X Tuscolano per passare all'antimafia.
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Nell'ultima scena della serie, un flashback riporta gli spettatori al momento in cui Belli viene ricoverato all'ospedale in fin di vita. Lì In quel momento giungono due uomini della DIA i quali dicono al chirurgo che, indipendentemente dall'esito dell'operazione, Belli sarebbe dovuto essere dichiarato morto
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===Settima stagione - ''Lotta contro la 'ndrangheta''===
 
===Settima stagione - ''Lotta contro la 'ndrangheta''===
 
===Ottava stagione - ''Lotta contro i fratelli Flaviano''===
 
===Ottava stagione - ''Lotta contro i fratelli Flaviano''===

Revision as of 14:15, 30 October 2011

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pagina creata il 30/10/2011




Trama

Prima stagione - Lotta contro la mafia

La serie inizia con l'arrivo al Distretto di un nuovo commissario, Giovanna Scalise (Isabella Ferrari). Giovanna è una donna segnata da un'esperienza terribile: l'uccisione del marito da parte della mafia. È un commissario duro, esigente, ma giusto e leale che nel nuovo Distretto di Polizia dovrà scontrarsi con l'inesperienza e la disorganizzazione del gruppo ma dovrà, poi, riconoscerne -con il tempo- il valore, lo spirito di sacrificio e, soprattutto, la grande carica umana. Il passato di Giovanna porterà i suoi agenti a scontrarsi anche con una nuova realtà, quella della mafia. Sarà la forte moralità del commissario Scalise, il suo rispetto per gli altri e per i loro problemi, a condurla alla giusta soluzione dei casi e a donarle l'affetto e la stima dei suoi ragazzi.

Seconda stagione - La vendetta di Vito Tonnara

Giovanna nel frattempo inizia una nuova storia d'amore con Walter Manrico mentre Carmine Tonnara, il figlio di Don Vito muore in carcere. La famiglia Tonnara dopo il Maxi Processo , è stata completamente smantellata. L'unico ancora a piede libero è proprio il capo famiglia, Vito Tonnara, che, accecato dalla vendetta, cerca in tutti i modi di eliminare il commissario Scalise, che ha portato alla decadenza prima ed alla rovina poi la sua famiglia e la sua vita personale, avendo provocato, secondo lo stesso Tonnara, la morte in carcere di suo figlio Carmine. Così il commissario Scalise, che nel frattempo aspetta un bambino, subisce un violento attentato organizzato da Tonnara ed eseguito da Saro, che la porterà a lottare tra la vita e la morte. Attraverso l'autore dell'attentato, Rosario "Saro" Gioncardi, un ragazzo amico del figlio del boss, incaricato da Tonnara stesso ripartirà l'indagine sul capo mafia. La seconda stagione porterà dei cambiamenti importanti e dei colpi di scena nella storia della serie, che riguarderà in primis la vita privata dell'ispettore Ardenzi e sulle circostanze che hanno provocato la morte della moglie Angela nel terz-ultimo episodio,, apparentemente caduta accidentalmente da un palazzo nel tentativo di salvare un professore psicopatico determinato a suicidarsi, Ferdinando Monti.Vito Tonnara viene ucciso da Giovanna. Alla fine della seconda serie, la Scalise e l'ispettore Manrico lasceranno il X Tuscolano che darà spazio a un nuovo ciclo che partirà con il Commissario Giulia Corsi (Claudia Pandolfi)

Terza stagione - Indagine sulla morte di Angela

Il giovane commissario Giulia Corsi, al suo primo incarico, deve fare i conti con l'eredità del padre, magistrato ucciso pochi anni prima e deve vedersela con Carla Monti assassina di Angela Rivalta. L'indagine prende il via dall'omicidio di un fotografo che riprese tutta la scena da una finestra. Carla Monti lo scoprì e lo uccise, sequestrando tutto quanto il materiale, il fotografo però ne aveva fatto una copia cosi anche i poliziotti del Distretto scoprirono quel filmino e da lì cominciarono l'indagine. Ardenzi, che aveva ottenuto il trasferimento a Bari, decise di restare a Roma, per scoprire l'assassino di sua moglie, dopo averla arrestata decide comunque di non trasferirsi, per l'affetto di Belli e degli altri colleghi, e del suo nuovo amore, la dottoressa Francesca Volta, madre, separata, di un compagno di asilo di sua figlia Mauretta.

Quarta stagione - Indagine sulla morte del giudice Riccardo Corsi

Il commissario Giulia Corsi ha superato brillantemente la sua prima prova arrestando Carla Monti. In questa serie il Commissario fa i conti con gli assassini dei suoi genitori che faranno di tutto per fermare tutti gli Agenti del X Tuscolano, colpendo il Commissario nei suoi affetti più cari, uccidendo il suo fidanzato, poi futuro marito, l'Ispettore Paolo Libero. Le indagini portano a scoprire una fitta rete di pedofilia, a capo della quale si scoprirà esserci un professore al quale Giulia aveva chiesto aiuto per le indagini. Ma per paura che il padre di Giulia arrivasse a lui aveva fatto uccidere lui e la moglie, con la complicità di Luigi Greco, capo della scorta del padre di Giulia. Ad uccidere l'Ispettore Libero è Ira Droscorcic, ragazzo che aveva una doppia vita, in quanto oltre a lavorare come fotografo, era anche un complice ed esecutore che lavorava per lo stesso clan di Pietro De Santis.

Quinta stagione - Indagine sull'Ecomafia

Al distretto X Tuscolano arriva un nuovo agente scelto, Anna Gori, che farà coppia fissa con Luca Benvenuto. Nel frattempo un capitano dei carabinieri, Davide Rea, interpretato da Giampaolo Morelli, cerca di prendersi la fiducia del commissario Corsi e indaga sulla sparatoria che ha fatto rimanere in coma la moglie dell'ispettore Belli: Germana Mori (Silvia De Santis). Il commissario Corsi però non accetta subito l'amore del capitano poiché la ferita dell'assassinio del fidanzato Paolo Libero è ancora aperta. Un misterioso attentato a Germana Mori, moglie di Mauro Belli, porta i carabinieri a scontrarsi con il X Tuscolano che si adopera per scagionare Mauro dalle accuse di coinvolgimento nel tentato omicidio di Germana. L'indagine porterà alla scoperta di una rete di inquinamento con scorie tossiche. Mauro è sospettato di aver commesso il tentato omicidio contro Germana e l'omicidio dell'uomo che era con lei. L'uomo era l'unico che poteva svelare gli intrighi della mafia riguardo allo smaltimento di rifiuti tossici e Germana, da ottima giornalista quale è, ne aveva approfittato, ma non aveva detto niente al marito, cosicché Mauro ha iniziato a sospettare che la moglie lo tradisse. Da qui nacque, nella mente dei cattivi, l'idea di fare sospettare Mauro di essere l'autore di tutto quanto. C'è da ricordare che in questa quinta serie si ritorna in parte alla prima serie, nel senso che non c'è un vero e proprio colpevole, è la mafia in genere, nel senso che tutti i boss smaltiscono, tutti insieme, i rifiuti tossici, ma come nella prima serie, più che un colpevole c'è una spia all'interno del Distretto che si rivelerà essere, alla fine, sorprendentemente, il procuratore Marco Altieri, che, tra parentesi, per paura che la mafia lo uccida, recupera un dischetto con tutti i nomi dei mafiosi, lo chiude in una cassetta di sicurezza in banca, e viene poi arrestato per l'omicidio, a sangue freddo di un complice dei mafiosi, padre adottivo del capitano Rea, e che era anche stato l'organizzatore materiale dell'attentato a Germana e a Liverani. In ultima analisi c'è da ricordare che il capitano Rea viene sospettato di colpevolezza dagli agenti del Distretto ma tutto questo perché i veri colpevoli Rea li conosceva bene, ci aveva lavorato insieme, e Rea già sapeva che da qualche parte c'era una spia, che, per quanto lui ne sapesse in quel momento, poteva anche essere uno degli agenti del Distretto, e visto chi era la spia in realtà c'è da dire che non andò tanto lontano dalla verità.

Sesta stagione - Lotta contro la famiglia Carrano

La sesta stagione inizia con un cambiamento legato alla guida del distretto: Giulia Corsi si trasferisce a Trieste per seguire l'amato capitano dei Carabinieri Rea e il suo posto viene occupato da Roberto Ardenzi, che è anche al suo ultimo anno al distretto. Entrano nella squadra l'ispettore Irene Valli e l'ispettore Alessandro Berti (Enrico Silvestrin), passato dalla scientifica: tra loro nascerà una storia d'amore. Al centro delle indagini c'è Cesare Carrano (Massimo Venturiello), un potente uomo d'affari che 25 anni prima è stato visto da Ardenzi (allora solo un ragazzino) commettere un omicidio. La paura spinge il giovane Ardenzi a dire alla polizia di non avere visto niente. Dopo tutto questo tempo, Ardenzi ha la possibilità di incastrare Carrano, iniziando ad indagare sui loschi affari dell'imprenditore. Nel corso della storia, Mauro Belli, da sempre migliore amico di Roberto, viene colpito in una sparatoria con gli uomini di Carrano, impegnati a liberare il figlio del boss. Dopo il ricovero in ospedale, Mauro Belli viene dichiarato deceduto. Questa tragedia intensificherà il rapporto d'odio di Ardenzi nei confronti di Cesare Carrano, in quanto a colpire materialmente Belli è stato Gregorio Patriarca, il braccio destro di Carrano. Dopo avere assicurato Carrano alla giustizia il commissario decide di lasciare il X Tuscolano per passare all'antimafia. Nell'ultima scena della serie, un flashback riporta gli spettatori al momento in cui Belli viene ricoverato all'ospedale in fin di vita. Lì In quel momento giungono due uomini della DIA i quali dicono al chirurgo che, indipendentemente dall'esito dell'operazione, Belli sarebbe dovuto essere dichiarato morto

Settima stagione - Lotta contro la 'ndrangheta

Ottava stagione - Lotta contro i fratelli Flaviano

Nona stagione - Lotta contro la mafia russa

Decima stagione - Il passato di Luca Benvenuto e Giulia Corsi

Undicesima Stagione - Lotta contro Antonio Corallo

Episodi

Stagione Episodi Prima TV
Prima stagione 24 2000
Seconda stagione 24 2001
Terza stagione 26 2002
Quarta stagione 26 2003
Quinta stagione 26 2005
Sesta stagione 26 2006
Settima stagione 26 2007
Ottava stagione 26 2008
Nona stagione 26 2009
Decima stagione 26 2010
Undicesima stagione 26 2011